Balada para un loco non è un Tango secondo i termini tradizionali del genere, è un Tango che non è proprio pensato tanto per accompagnare il ballo e guidare i passi dei ballerini nella danza, è un Tango che solo Astor Piazzolla che ha rivoluzionato il genere poteva immaginare.
Balada para un loco è il ritratto di un ” piantado ” che a differenza di un ” loco ” quindi un pazzo non vive pensando di essere comunque normale nel suo comportamento folle ma non si pone proprio il problema del confine tra normalità e pazzia, il piantado non giudica, il piantado non si ferma quando tutti si fermano e non cammina quando tutti camminano… è un tipetto strano e particolare in effetti!
Questo Tango nello stile di Piazzola è nato dalla collaborazione con Horacio Ferrer che ne scrisse il testo.
Rappresenta una rivoluzione musicale e poetica, sia per come è costruita sia per come è composta: parte subito senza musica con una voce narrante che accompagna tutta la canzone creando un’atmosfera surreale che lo stesso Piazzolla cercava.
Venne scritto in occasione del primo Festival di Buenos Aires della Canzone e della Danza nel 1969 ed interpretato da Amelita Baltar.
L’accoglienza di Balada para un loco durante la finale del Festival al Luna Park esprime proprio lo spirito rivoluzionario di questo pezzo… Come ricorda la stessa Amelita Baltar le urla della gente che l’acclamavano o la insultavano erano talmente forti da non farle sentire l’orchestra.
Faceva impazzire sia che non piacesse sia che entusiasmasse! E quest’anno compie 50 anni!!!